Il Sindacato Autonomo della Polizia di Stato ha organizzato una mattinata di formazione per tutti i colleghi delle forze dell’ordine, ma anche per gli avvocati, in merito alle implementazioni apportate dalla legge Roccella al già esistente Codice Rosso, che sono inerenti alla violenza sulle donne.

Il Sindacato Autonomo della Polizia di Stato (Sap) ha promosso un’importante iniziativa di formazione per i membri delle forze dell’ordine e gli avvocati sulle modifiche apportate dalla legge Roccella al Codice Rosso, che riguardano la violenza contro le donne. L’obiettivo del sindacato non è solo quello di tutelare, ma anche di fornire momenti di formazione continua ed efficace. Questa iniziativa è stata organizzata grazie all’impegno di Vincenzo Salzano e Cinzia Di Pilla di Eva Odv.

Durante l’evento, sono intervenuti Cristian Sternativo, segretario provinciale del Sap, il segretario provinciale del Sip Guardia di Finanza e il segretario nazionale del Sap, Gianpiero Timpano. Inoltre, hanno preso la parola due europarlamentari, Isabella Tovaglieri e Silvia Sardone, che hanno sottolineato l’importanza di eventi come questo.

L’assessore ai Servizi Sociali, Paola Reguzzoni, ha partecipato attivamente alla discussione, ribadendo l’importanza di garantire che “non sia la vittima a dover rinunciare alla libertà”. Il corso era aperto a tutte le forze dell’ordine e hanno partecipato anche la Polizia Locale, la Polizia di Stato e i Carabinieri.

Il primo relatore è stato il dottor Sandro Massi, coordinatore della rete territoriale antiviolenza, che ha spiegato il ruolo dei centri antiviolenza nella prevenzione e delle case rifugio per le vittime. Successivamente, il dottor Carlo Alberto Lafiandra, sostituto procuratore presso la Procura di Busto Arsizio, ha approfondito le normative, evidenziando l’approccio individualizzato necessario per affrontare la violenza di genere. Ha sottolineato l’innovazione introdotta dalla legge Roccella, che prevede la possibilità di documentare la flagranza di reato entro 48 ore, anche senza l’ultimo episodio di violenza. Altre novità riguardano la possibilità per il pubblico ministero di disporre l’allontanamento dalla casa familiare in caso di pericolo per la vittima e la richiesta di custodia al di fuori dei limiti di pena.

Antonello Criaci, ispettore di polizia giudiziaria, ha evidenziato l’importanza di raccogliere testimonianze dettagliate, comprese informazioni sull’uso di stupefacenti da parte dell’aggressore. Ha sottolineato che anche se la vittima non desidera presentare denuncia per paura, è comunque importante registrare l’episodio di violenza. Successivamente, Caterina Crapanzano, vicequestore aggiunto della questura di Milano, ha elencato i reati previsti dal Codice Rosso e dalla legge Roccella, tra cui percosse, lesioni, violenza privata, danneggiamento, minacce gravi, stalking, revenge porn nell’ambito della violenza domestica. Ha inoltre illustrato come il numero di ammonimenti a Milano sia aumentato negli ultimi anni.

Tra gli altri relatori, l’avvocato Cristina Torretta, responsabile dell’area legale di Eva odv, ha spiegato le implementazioni della legge Roccella, sottolineando l’importanza di informare costantemente la vittima sulle misure cautelari adottate nei confronti dell’aggressore.

Questa mattinata di formazione è stata un’occasione preziosa per approfondire le tematiche legate alla violenza sulle donne e per condividere conoscenze e esperienze tra i professionisti del settore. L’impegno del Sindacato Autonomo della Polizia di Stato e di tutti i relatori dimostra la volontà di combattere questo grave problema sociale e di garantire la tutela delle vittime.

Articolo precedenteLa Guardia di Finanza smaschera i falsi invalidi: sequestrati 66 mila euro a Monza
Articolo successivoVandalismo a Cislago: giovani incendiano cestini dei rifiuti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui