Il mondo istituzionale esprime gratitudine all’Arma dei Carabinieri e al Prefetto dopo l’operazione nei boschi della droga tra Busto Garolfo, Inveruno e Casorezzo.

Inveruno – “Grazie Carabinieri”: è un coro unanime quello lanciato dal mondo istituzionale ai rappresentanti dell’Arma dopo la massiccia operazione di controllo dei carabinieri, con 25 uomini e anche un elicottero, sui “boschi della droga” tra Busto Garolfo, Inveruno e Casorezzo. Non poteva mancare un ringraziamento alle autorità da parte degli amministratori locali che, appena pochi giorni fa, si erano recati dal prefetto per segnalare la situazione di degrado e pericolo in quella “zona triangolare”, che fa in gran parte parte del parco locale di interesse sovracomunale del Roccolo.

“In seguito al nostro incontro presso la prefettura di Milano con il signor Prefetto e le massime autorità militari dell’area metropolitana milanese, oggi è stata effettuata con una velocità più che apprezzabile un’operazione dei Carabinieri nei nostri territori comunali” hanno dichiarato in una nota congiunta i sindaci Susanna Biondi (Busto Garolfo), Sara Bettinelli (Inveruno) e Pierluca Oldani di Casorezzo. “Il rafforzamento dell’intervento è il risultato di una costante collaborazione con le forze di sicurezza territoriali e di un confronto aperto e costruttivo con la prefettura, che ringraziamo”. “La Lega e la Regione Lombardia sono da sempre al fianco delle Forze dell’Ordine per reprimere i focolai di degrado e restituire legalità e spazi pubblici e parchi alla cittadinanza. Quindi, complimenti ai Carabinieri per questa operazione” ha dichiarato ieri la consigliera regionale Silvia Scurati.

L’intervento di ieri ha servito soprattutto a far sentire la presenza dello Stato italiano in una porzione dell’Alto Milanese in cui da tempo esistono fenomeni di spaccio, seppur in misura minore rispetto ad altre aree a rischio come ad esempio i boschi di Rescaldina. La zona in questione va dalla frazione inverunese di Furato in direzione di Busto e Casorezzo, anche vicino alla zona delle cave dove sono stati scoperti accampamenti degli spacciatori. I sindaci, durante la loro visita al prefetto, avevano deciso di: “Sottolineare che le attività di controllo svolte in questi anni dai Carabinieri del nostro territorio e dalla nostra Polizia Locale, pur impegnandosi al massimo per affrontare il problema, non si sono rivelate sufficienti a reprimere la grave e complessa situazione di illegalità che continua a verificarsi in quelle aree”. In quell’occasione, il prefetto Claudio Sgaraglia aveva promesso interventi delle forze dell’ordine per restituire quella zona verde alla piena fruibilità dei cittadini.

Stefano Vietta

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