La polizia provinciale di Brescia ha svolto un’intensa attività di controllo e contrasto agli illeciti nel mondo ittico-venatorio, coordinata dal comandante Dario Saleri. Durante il 2023, sono stati identificati e sanzionati sei bracconieri che miravano a cacciare cervi, camosci e caprioli nelle Valli bresciane. Gli agenti hanno sequestrato 227 esemplari di avifauna protetta e sei ungulati, tra cui cervi, caprioli, camosci e cinghiali. Inoltre, sono state elevate 63 sanzioni penali con il sequestro di armi, richiami acustici e mezzi vietati utilizzati dai bracconieri. È stata anche sottolineata l’importanza del recupero di animali selvatici nel territorio bresciano, con 1.516 esemplari salvati nel corso dell’anno.

La polizia provinciale si impegna anche nel contenimento di specie non autoctone, come la nutria e i cinghiali, che stanno creando problemi in diverse zone della provincia. Inoltre, si stanno affrontando casi di contagio di West Nile tra Brescia, Garda e Bassa. Durante una conferenza stampa, sono stati resi noti i dati e i bilanci delle attività svolte nel 2023, con un bilancio positivo nei controlli effettuati e nei rapporti con le associazioni venatorie. Si è parlato anche della battaglia contro la peste suina africana e della realizzazione del Crase, un centro moderno che ospiterà la fauna selvatica abbandonata e ferita recuperata sul territorio.

La lotta contro gli illeciti nel mondo ittico-venatorio è un impegno costante della polizia provinciale di Brescia, che si adopererà per proteggere la fauna selvatica e garantire la sicurezza del territorio.

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