Il processo d’appello a carico di Davide Fontana, il bancario condannato a 30 anni in primo grado per l’omicidio dell’ex fidanzata Carol Maltesi, inizierà domani a Milano. La Procura ha impugnato la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Busto Arsizio e ha chiesto che l’imputato sia condannato all’ergastolo con il riconoscimento delle tre aggravanti escluse in primo grado: la premeditazione, la crudeltà e i motivi futili e abietti.

Gli avvocati difensori, Stefano Paloschi e Giulia Ruggeri, invece, puntano sulla richiesta del rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo sulla pena, rigettata in udienza preliminare a causa delle aggravanti contestate a Fontana. La difesa insisterà anche sulle attenuanti generiche già concesse dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio.

Nel frattempo, per Fontana si sta avviando la fase della giustizia riparativa, senza premi o sconti sulla pena. La difesa spiega che, se fattibile, il percorso durerà anni. Fontana aveva ucciso la Maltesi nell’11 gennaio 2022 nella sua abitazione di Rescaldina, colpendola con un martello, sgozzandola e sezionando il corpo che ha tenuto in un congelatore per quasi due mesi prima di liberarsene in una discarica. Fontana era stato fermato dopo oltre due mesi.

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