Lo sciopero indetto dai sindacati Cgil e Uil di Sondrio ha scosso la regione a seguito dei tragici fatti di Firenze che hanno portato alla morte di lavoratori edili e metalmeccanici. Le denunce di incidenti mortali sul lavoro sono in continuo aumento, con cifre allarmanti che mettono in evidenza la precaria situazione degli appalti e dei subappalti al massimo ribasso.
Le segreterie territoriali dei sindacati hanno dichiarato che è necessario agire immediatamente per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire ulteriori tragedie sul posto di lavoro. L’Inail ha registrato un aumento dei casi di infortuni mortali, con un totale di 1.041 denunce nel corso del 2023. A Sondrio, nonostante il calo delle denunce di infortunio, si sono verificati casi di infortuni mortali che hanno scosso la comunità locale.
Le categorie di edili e metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero nazionale per protestare contro l’aggiudicazione delle opere al massimo ribasso e la liberalizzazione della catena degli appalti, che favoriscono la presenza di imprese non qualificate e la gestione inadeguata dell’immigrazione. I sindacati chiedono un intervento urgente da parte del governo e una maggiore responsabilità da parte di coloro che gestiscono gli appalti.
L’incontro con il prefetto di Sondrio è stato richiesto per discutere delle misure necessarie per garantire la sicurezza sul posto di lavoro e prevenire ulteriori incidenti mortali. È urgente agire per proteggere i lavoratori e porre fine a una situazione che mette a rischio la vita di chi svolge un lavoro onesto e dignitoso.