La figura del capofamiglia ha sempre avuto un ruolo importante nella storia delle comunità, come dimostra il recente annuncio che ne testimonia ancora l’influenza nei rapporti sociali. Un interessante studio condotto da Francesco Palazzi Trivelli su Aprica, ha evidenziato come i capifamiglia fossero coinvolti nei processi decisionali della comunità, come ad esempio nella nomina dei sindaci della chiesa locale. Inoltre, nel passato, i capifamiglia erano coinvolti anche nel lavoro agricolo e artigianale, come nel caso dei ciabattini che viaggiavano per il Nord Italia per svolgere il proprio mestiere.

L’influenza dei capifamiglia si estendeva anche all’ambito religioso, come nel caso della chiesa di Santa Cristina, dove i capifamiglia avevano un ruolo nella sua gestione. Anche l’amministrazione delle comunità era influenzata dai capifamiglia, che eleggevano annualmente i propri rappresentanti nei consigli locali.

Nonostante l’importanza storica di questa figura, con il passare del tempo il ruolo dei capifamiglia è andato via via scemando, anche se ancora oggi alcune comunità mantengono tradizioni legate a questa figura. La riunione convocata a Tiolo è un esempio di come alcuni “zoccoli duri” mantengano viva questa antica tradizione.

In conclusione, la figura del capofamiglia ha avuto un ruolo significativo nella storia delle comunità, influenzando sia gli aspetti sociali che religiosi. Nonostante la sua progressiva scomparsa, alcune tradizioni legate ai capifamiglia resistono ancora oggi, testimoniando l’importanza di questa figura nel tessuto sociale delle comunità.

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