Norma Cossetto: una storia di coraggio e tragedia nell’Istria del 1943-1945, simbolo delle vittime delle foibe e dell’etnicidio nelle zone di confine.
Norma Cossetto, una giovane studentessa istriana, ha subito orrende violenze e la sua tragica fine simboleggia il dramma del popolo italiano dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia durante gli anni 1943-1945. Uccisa e gettata in una foiba dai partigiani comunisti di Josip Broz, conosciuto come Maresciallo Tito, Norma è diventata un vero e proprio simbolo di quello che è stato un vero e proprio genocidio.
La storia di Norma è stata segnata da una vita ricca di talenti e di passioni. Nata a Santa Domenica di Visinada, Norma ha studiato con impegno e dedizione, ottenendo ottimi risultati sia a scuola che all’università. Amante dello sport, della musica e della pittura, Norma era una ragazza brillante e appassionata.
La sua vita è stata segnata dalla tragedia quando, durante l’occupazione titina della sua città natale, Norma è stata catturata, torturata e violentata dai partigiani comunisti. Il suo coraggio e la sua determinazione nel rifiutare di collaborare con il Movimento Popolare di Liberazione le sono costati la vita, con una morte atroce e violenta.
Il sacrificio di Norma non è stato dimenticato, e oggi è ricordato come un simbolo di coraggio e di amore per la propria patria. La sua storia è stata commemorata con una targa nel Cortile Nuovo del Palazzo del Bo a Padova, ma la verità sulla sua morte rimane ancora oscura.
Norma Cossetto è diventata un simbolo delle vittime delle foibe e dell’etnicidio nelle zone di confine, un monito contro l’orrore della guerra e della violenza. La sua memoria vive ancora oggi, come un faro di speranza e di giustizia per tutte le vittime innocenti di quegli anni bui.