L’ospedale Mandic di Merate è un punto di riferimento per molti, ma spesso viene criticato per il suo lento decadimento e per le condizioni precarie in cui versa. Tuttavia, martedì scorso ho avuto un’esperienza che mi ha fatto cambiare idea su questa struttura sanitaria.

Quel giorno ho avuto un grave shock anafilattico a causa di un antibiotico e ho dovuto chiamare il pronto soccorso. In pochi minuti sono stati sul posto un’auto infermieristica e un’ambulanza, che mi hanno trasportato immediatamente al Pronto Soccorso di Merate. Durante il tragitto ho perso i sensi e non ricordo molto fino alla sera, quando ho cominciato a riprendermi. È stato un momento critico, ma grazie all’eccellenza dei medici e degli infermieri che mi hanno assistito, sono riuscito a superarlo.

Voglio ringraziare di cuore tutto il personale che si è preso cura di me: il primario Giovanni, che non ha mai lasciato il mio fianco finché non mi sono stabilizzato; l’infermiere Giulio, che è stato il mio angelo custode durante la fase critica; Denis, che mi ha assistito per tutta la notte senza mai perdere di vista; e tutti gli altri soccorritori che hanno lavorato incessantemente per farmi stare meglio.

Questo episodio mi ha fatto capire quanto sia importante valorizzare e sostenere il lavoro di queste persone straordinarie, che non si risparmiano mai pur lavorando in condizioni difficili. Dobbiamo riconoscere il loro impegno e la loro dedizione, soprattutto in un momento in cui la sanità pubblica è messa a dura prova da politiche regionali e nazionali discutibili.

Quando avrete bisogno di cure urgenti, affidatevi a loro con fiducia, perché sono in grado di fare la differenza quando conta veramente. Grazie di cuore a tutto il personale dell’ospedale Mandic di Merate, siete veri eroi che fanno la differenza nella vita delle persone.

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