Lo scandalo che ha coinvolto Stanislav Bahirov, il giovane calciatore ucraino accusato di stupro lo scorso gennaio a Milano, si è risolto in modo inaspettato. Le prove scientifiche hanno dimostrato che il Dna trovato sulla vittima non appartiene a lui, portando così alla sua scarcerazione. Questa notizia ha suscitato grande scalpore a livello nazionale, considerando la gravità dei fatti contestati.

Dopo mesi di indagini e interrogatori, finalmente la verità è emersa e Bahirov è stato scagionato da ogni accusa. Il gip Alberto Carboni ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla sua avvocato, Daniela Damiano. Il giovane calciatore, che ha sempre negato di aver commesso lo stupro, ha spiegato di aver incontrato la ragazza quella sera, ma di essersi allontanato quando lei gli avrebbe fatto intendere di volere un rapporto.

Stanislav Bahirov, ucraino di 25 anni ma di origine rumena, è un calciatore che gioca nella squadra della Vogherese. Ha una moglie e due figli ed è in Italia da diversi anni. Dopo aver militato in diverse squadre, è tornato a Voghera nel 2023 per giocare nella squadra locale. La sua vicenda giudiziaria ha messo in luce l’importanza delle prove scientifiche nel determinare la verità in casi così delicati.

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