Un terribile caso di violenza domestica è emerso durante un processo in corso a Varese, in cui un uomo di 37 anni è accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna. La giovane donna, classe 1998, si è costituita parte civile nel procedimento, dopo essersi allontanata dal compagno che le aveva alzato le mani.

La ragazza ha chiesto ospitalità a un’amica, mostrandole i lividi come prova di quanto subito. Quest’ultima l’ha convinta a denunciare il fatto ai carabinieri di Castelveccana. Durante l’udienza, la madre della vittima ha raccontato episodi di violenza e controllo subiti durante la convivenza con l’uomo.

L’accusato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti, aveva un’ossessione per i tradimenti e una gelosia eccessiva. La madre della ragazza ha ricordato momenti in cui la figlia era tenuta segregata in casa, non poteva uscire senza il suo consenso e subiva episodi di violenza fisica.

Tra gli episodi raccontati, c’è la testimonianza di un ferragosto in cui la ragazza si era presentata con un livido in volto e dei vestiti strappati ritrovati in casa. Nonostante le pressioni della famiglia e degli amici, la vittima era innamorata e rimaneva legata al suo aguzzino.

La denuncia e il processo in corso sono un importante passo verso la giustizia per la vittima e un messaggio contro la violenza domestica. È fondamentale sensibilizzare la società su questi temi e offrire supporto alle vittime per uscire da situazioni di pericolo.

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