Quasi tre milioni di euro sono stati sottratti alla collettività a causa di pagamenti effettuati a soggetti sospettati di non avere diritto, con l’INPS che ha bloccato l’erogazione di 2 milioni di euro che altrimenti sarebbero stati erogati sotto forma di “Reddito di cittadinanza”.

È questo il resoconto dell’attività della Guardia di Finanza di Varese che ha denunciato alle Procure di Busto Arsizio e Varese oltre 600 persone, extracomunitarie, sospettate di aver percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza tra il 2019 e il 2023. Questo strumento mira a contrastare la povertà e favorire l’inserimento lavorativo, ma doveva essere erogato solo a coloro che possedevano specifici requisiti: il permesso di soggiorno di lungo periodo e la permanenza in Italia da oltre 10 anni.

I requisiti venivano autodichiarati dai richiedenti. Dopo l’analisi dei dati, la Guardia di Finanza ha denunciato alla Procura di Varese e di Busto Arsizio 346 percettori illeciti che non possedevano il permesso di soggiorno di lungo periodo. Successivamente è stato verificato il requisito minimo di permanenza di 10 anni necessario per accedere al Reddito di cittadinanza per i soggetti extracomunitari presenti in Italia, e sono stati denunciati altri 300 soggetti.

Al termine dell’attività, la Guardia di Finanza ha calcolato che quasi 3 milioni di euro sono stati indebitamente percepiti. Per evitare ulteriori danni alle risorse pubbliche, le irregolarità sono state segnalate all’INPS che ha bloccato l’erogazione di circa 2 milioni di euro e avviato le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.

Le indagini hanno rivelato che i richiedenti hanno presentato dichiarazioni non veritiere, attestando falsamente il possesso dei requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza o omettendo di comunicare variazioni rilevanti per la cessazione del pagamento.

Questo caso si aggiunge alla normale attività di controllo svolta dai militari sul territorio. Ad esempio, recentemente un percettore è finito in tribunale a Varese per possedere azioni e terreni. Molti dei denunciati sono già stati rinviati a giudizio.

La Guardia di Finanza di Varese continua a combattere l’indebito accesso alle prestazioni assistenziali e alle misure di sostegno al reddito che generano iniquità e minano la coesione sociale.

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