Due giovani di appena 17 anni sono stati sorpresi all’interno di una sala scommesse da agenti della Polizia di Stato. I due ragazzi, non potendo usufruire dei servizi dell’esercizio a causa della loro età, avrebbero mostrato una fotocopia contraffatta dei loro documenti di identità ai poliziotti. Il titolare della sala avrebbe ammesso di non aver chiesto loro di esibire i documenti originali, ma di aver verificato l’età tramite foto sui telefoni cellulari.

Questa condotta ha portato a una maxi sanzione amministrativa di oltre seimila euro per il titolare della sala scommesse. I controlli sono stati effettuati dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Monza e della Brianza, specializzata negli accertamenti riguardanti le attività di gioco e scommesse. Durante i controlli, oltre alla presenza della licenza di pubblica sicurezza, è stata riscontrata la presenza dei due giovani all’interno della sala.

I ragazzi, alla richiesta di esibire un documento di riconoscimento, avrebbero mostrato una foto del documento con la data di nascita contraffatta. Una volta visionato il documento reale, è emerso che entrambi i giovani erano minorenni. Di conseguenza, è stata applicata la sanzione per la violazione del divieto di accesso dei minori alle aree di gioco con vincite in denaro.

Questa vicenda mette in luce l’importanza del rispetto delle normative in materia di gioco d’azzardo e della tutela dei minori. È fondamentale che i gestori di esercizi di questo tipo siano vigili nel verificare l’età dei propri clienti e che rispettino le regole per evitare sanzioni e problemi legali. La collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità competenti è essenziale per garantire un ambiente sicuro e regolamentato per tutti.

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