La provincia di Bergamo è al centro di un preoccupante fenomeno legato al consumo di droghe, come emerge da un’indagine condotta dall’Associazione Genitori Antidroga (AGA) in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. I dati raccolti mostrano un aumento significativo nell’uso di sostanze stupefacenti nella pianura bergamasca, con una media di 2.850 dosi di cocaina, 8.800 di cannabis e 450 di eroina consumate ogni giorno.

L’indagine si basa sull’analisi delle acque reflue non trattate provenienti da 18 Comuni della zona, che comprendono una popolazione di circa 90mila abitanti. I risultati indicano un consumo di droga molto più elevato rispetto ad altre zone, come Milano. In particolare, si registra un consumo di 30 dosi di cocaina al giorno ogni mille abitanti, con un incremento costante negli ultimi anni. Anche l’uso di cannabis è in aumento, con oltre 90 dosi consumate al giorno ogni mille abitanti.

Il presidente dell’AGA, Enrico Coppola, sottolinea la gravità della situazione, evidenziando i danni psichiatrici e fisici causati dal consumo prolungato di cocaina. Inoltre, si osserva un aumento dei consumi di eroina a partire dal 2020, con una media di 5 dosi al giorno ogni mille abitanti. Anche il consumo di ecstasy e ketamina è in crescita, mentre si segnalano per la prima volta tracce di sostanze allucinogene come il metcatinone e la N,N-dimetiltriptamina.

Questi dati allarmanti evidenziano la necessità di un intervento urgente per contrastare il diffuso consumo di droghe nella provincia di Bergamo e proteggere la salute dei cittadini. La prevenzione e la sensibilizzazione appaiono cruciali per affrontare questa emergenza e promuovere stili di vita sani e consapevoli.

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