Riccardo Bossi, figlio del fondatore della Lega Umberto Bossi, è attualmente indagato per truffa ai danni dello Stato. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte tra il 2020 e il 2023, avrebbe incassato indebitamente il reddito di cittadinanza per un totale di 12.800 euro. Il pubblico ministero della Procura di Busto Arsizio ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.

Bossi avrà ora la possibilità di difendersi entro 20 giorni, presentando eventuali memorie difensive. Si è appurato che il reddito di cittadinanza era legato al canone di locazione di un appartamento, dal quale però era già stato sfrattato per morosità. Questo ha portato alla contestazione delle accuse.

Non è la prima volta che Riccardo Bossi si trova coinvolto in vicende giudiziarie. In passato è stato denunciato per il mancato pagamento di un conto in un ristorante di lusso a Milano e a Firenze. Nel 2014 è stato condannato per non aver saldato il conto di una gioielleria di Busto Arsizio, mentre nel 2017 è stato condannato per non aver pagato lavori eseguiti in casa e la manutenzione dell’auto.

Questa nuova vicenda si aggiunge quindi alla lista dei precedenti giudiziari di Riccardo Bossi, che dovrà ora affrontare le conseguenze delle sue azioni davanti alla giustizia.

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