La vicenda che ha scosso la società sportiva della «Folgore Caratese» ha portato a una decisione drastica: l’allontanamento definitivo della famiglia di un baby calciatore di 8 anni dal centro sportivo dello «Sportitalia Village». Secondo quanto riferito, il padre del piccolo calciatore avrebbe avuto comportamenti minacciosi nei confronti di un altro genitore della squadra e dell’allenatore dei piccoli calciatori.

La società aveva ricevuto più volte lamentele da parte del padre del bambino, che sosteneva che il figlio fosse oggetto di insulti e pallonate da parte dei compagni all’interno degli spogliatoi, senza che nessuno intervenisse. Tuttavia, la società ha smentito queste accuse. La situazione è poi degenerata in un pesante diverbio con un altro genitore e con l’allenatore, tanto che l’uomo sarebbe quasi venuto alle mani con quest’ultimo.

Il presidente della società sportiva ha spiegato che, nonostante l’accordo che il padre non avrebbe più partecipato ad allenamenti e partite per salvaguardare il bambino, l’uomo avrebbe continuato a frequentare il bar del Village e a girare indisturbato per i campi, mancando di rispetto agli accordi presi. Questo comportamento ha portato alla decisione di espellere definitivamente dal centro sportivo l’intera famiglia del piccolo calciatore.

Una decisione che ha destato scalpore ma che la società ha ritenuto necessaria per tutelare l’ambiente sportivo e il benessere dei giovani atleti. Speriamo che situazioni del genere possano essere evitate in futuro e che si possa continuare a promuovere lo sport in un clima di rispetto e collaborazione.

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