Il mondo della musica trap ha perso un talento promettente con la tragica morte di Jordan Tinti, noto come Jordan Jeffrey Baby trapper di Bernareggio. Il giovane, classe 1997, era detenuto nel carcere di Pavia, dove stava scontando una pena per rapina. Purtroppo, le sue condizioni fisiche e psicologiche erano così gravi che ha deciso di porre fine alla sua vita.

La notizia della sua morte è stata comunicata ieri, martedì 12 marzo, e al momento sono in corso indagini per determinare le cause esatte. Jordan aveva già tentato il suicidio due volte l’anno scorso, ma era stato salvato in extremis. Lui, il suo avvocato e la famiglia denunciavano da tempo le difficili condizioni di vita in carcere.

La sua condanna era legata a un’aggressione avvenuta nel 2022 a Carnate, dove insieme a un collega aveva rubato lo zaino e la bicicletta di un operaio nigeriano. Le immagini dell’aggressione erano state registrate con il telefono di Jordan, che era stato anche accusato di motivazioni razziste.

Dopo aver subito violenze in carcere, Jordan aveva chiesto di poter scontare parte della pena in una comunità di recupero, ma era stato allontanato pochi giorni prima della sua morte. Il giovane talento della trap è stato ritrovato senza vita nel carcere di Pavia, lasciando un vuoto nel mondo della musica e nella sua comunità. Che la sua morte possa essere un monito sulle condizioni difficili dei detenuti e sulle conseguenze della violenza.

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