Quattro denunce sono state fatte dall’inizio del mese di marzo, l’ultima ieri. La polizia ha aumentato i controlli presso la motorizzazione di Como per contrastare i tentativi di truffa durante l’esame della patente. Da tempo sono frequenti i casi accertati nella struttura di via Tentorio. I candidati che cercano di superare i quiz teorici con l’aiuto esterno sono per la maggior parte di origine straniera e risiedono in altre province.

Proprio ieri è accaduto un episodio simile, quando un giovane egiziano di 20 anni è stato denunciato dalla polizia di Stato per un tentativo di truffa durante l’esame della patente. Gli agenti sono intervenuti nella motorizzazione di Como dopo che un funzionario ha notato un comportamento sospetto del candidato durante i quiz teorici.

Alla fine dell’esame, il giovane è stato perquisito dagli agenti. È stato trovato un sistema di collegamento bluetooth nascosto nella felpa con cappuccio indossata dal ragazzo, che gli consentiva di ricevere suggerimenti dall’esterno. Il giovane è stato portato in questura e denunciato a piede libero per aver violato la legge che punisce chi cerca di superare un esame con l’aiuto di altri.

Gli agenti della polizia di Stato hanno intensificato i controlli per contrastare queste truffe, che sono molto diffuse nella motorizzazione di Como. I candidati residenti fuori provincia sono attentamente monitorati dalla questura sin dalla presentazione della richiesta e durante gli esami, il personale della polizia di Stato interviene in caso di atteggiamenti sospetti.

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