In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), che si celebra il 15 marzo, la dottoressa Maria Pigni, Neuropsichiatra Infantile presso l’ASST Valle Olona, Presidio di Gallarate, fa il punto della situazione.
La dottoressa Pigni sottolinea che in Italia i disturbi legati all’alimentazione si manifestano sempre più precocemente, soprattutto tra le ragazze, con un’incidenza tra i 12 e i 17 anni. La comorbidità psichiatrica nei DNA deve essere valutata nel modo migliore da personale competente.
Tra i disturbi alimentari più attuali da affrontare ci sono l’ortoressia, la vigoressia, la Pica (ingestione di materie non commestibili), il disturbo da ruminazione e, soprattutto tra i giovani, la “drunkoressia” e la “night eating syndrome”. Senza dimenticare i disturbi più conosciuti come l’anoressia, la bulimia e il binge eating disorder.
La dottoressa Pigni spiega che attualmente i disturbi alimentari spesso iniziano da comportamenti mirati a raggiungere un’immagine ideale di sé, evolvendo poi in una vera e propria patologia con gravi ripercussioni sulla vita sociale e sul benessere personale dell’adolescente.
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono in aumento, soprattutto tra i giovani, ma anche tra i giovanissimi: l’età di insorgenza dei disturbi alimentari, nelle ragazze, si attesta addirittura intorno agli 8-9 anni.
La dottoressa Pigni sottolinea l’importanza dell’intervento integrato tra diverse figure professionali all’interno della Neuropsichiatria Infantile per la diagnosi e la cura dei DNA. Questi disturbi hanno un’origine psichica e il disagio interiore si manifesta attraverso condotte disfunzionali legate all’alimentazione.
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione colpiscono più di 55 milioni di individui in tutto il mondo e oltre 3 milioni in Italia (il 5% della popolazione). Secondo le statistiche ISTAT, in Italia l’8-10% sono ragazze e lo 0.5-1% sono ragazzi.