Fiumi di cocaina e mafia albanese: operazione della Polizia di Stato di Sondrio

La Polizia di Stato di Sondrio ha eseguito 12 misure cautelari a Livigno, Torino e a Rimini, nei confronti di un gruppo criminale che inondava di droga la Valtellina. La cocaina veniva venduta davanti a neonati ed ordinata attraverso un latitante appartenente alla potente mafia di Scutari, attratta dalle potenzialità economiche di Livigno.

La Squadra Mobile di Sondrio ha portato a termine un’indagine che ha portato all’arresto di 12 persone, di nazionalità albanese, italiana e dominicana, coinvolte nel traffico di cocaina a Livigno. La droga era destinata ai consumatori locali e ai turisti che frequentano le piste da sci della zona.

Gli indagati avevano stretti legami con la mafia albanese e utilizzavano tecniche criminali ben consolidate per gestire il traffico di droga. Le indagini hanno portato alla luce un intricato sistema di approvvigionamento di cocaina proveniente dalla Brianza, da Torino e da Bruxelles, gestito da un latitante albanese di 26 anni.

L’operazione della Polizia di Stato ha permesso di sequestrare un chilo di cocaina e di intercettare un traffico di hashish gestito da un giovane marocchino di 24 anni. Le indagini sono ancora in corso per individuare l’ultimo indagato, attualmente in fuga in Francia.

L’attività investigativa ha coinvolto numerose forze dell’ordine e ha portato alla luce un fiorente commercio di droga a Livigno, gestito da famiglie albanesi apparentemente ben inserite nel tessuto socio-economico della zona. Grazie all’operazione della Polizia di Stato, è stato possibile smantellare una pericolosa organizzazione criminale e porre fine al traffico di droga che minacciava la sicurezza della Valtellina.

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