La Polizia di Stato di Sondrio ha concluso con successo un’operazione di grande portata, smantellando una rete di traffico di droga che operava nella Valtellina. L’azione ha coinvolto tre diverse città: Livigno, Torino e Rimini.

L’operazione ha portato all’esecuzione di 12 misure cautelari nei confronti di individui legati a un gruppo criminale che stava distribuendo cocaina nella Valtellina. La vendita della droga avveniva anche in presenza di neonati, un fatto di estrema gravità che ha sconvolto la comunità locale.

Le indagini hanno rivelato collegamenti con la potente mafia di Scutari, in Albania, attratta dalle opportunità economiche offerte da Livigno. La droga, chiamata “bresaola” al telefono, veniva trasportata e venduta con la complicità di famiglie locali apparentemente ben inserite nel tessuto socio-economico.

Uno degli elementi chiave dell’indagine è stata la scoperta di un latitante albanese di 26 anni, responsabile del rifornimento di cocaina attraverso una rete di contatti in Italia ed Europa. Le autorità hanno anche individuato un aumento del traffico di droga in vista della stagione turistica invernale.

Durante l’operazione del 3 dicembre 2023, sono stati intercettati e arrestati due soggetti albanesi con un chilo di cocaina destinata al mercato di Livigno e dell’Alta Valle. Le attività investigative hanno portato alla luce un altro filone di traffico, questa volta di hashish, gestito da un giovane marocchino di 24 anni.

Complessivamente, durante le indagini sono stati effettuati 8 arresti in flagranza e sequestrati quantitativi significativi di cocaina, eroina e hashish. L’operazione ha richiesto l’impegno di 70 membri della Polizia di Stato e ha visto la collaborazione delle autorità di Torino, Rimini e della Polizia Locale di Livigno, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Attualmente, è in corso la cattura dell’ultimo indagato, che si trova in Francia.

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