PAVIA. Tre dei quattro arrestati per l’omicidio di Enore Saccò restano in carcere. Il pensionato di 75 anni di Bressana Bottarone è stato trovato carbonizzato il 16 febbraio nella cantina della sua abitazione, che secondo l’accusa è stata incendiata dopo il delitto. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti, ha deciso di confermare la custodia cautelare per il 35enne gestore di un bar nel paese, l’unico accusato di omicidio volontario.

La reclusione è stata confermata anche per altri due, un 25enne e un 40enne, per le accuse di incendio e distruzione di cadavere. Il quarto indagato, che ha sempre negato ogni coinvolgimento nell’omicidio e nell’occultamento del corpo, è stato rilasciato. Il 35enne ha ammesso di aver aggredito Saccò dopo una lite relativa al bar, di proprietà della vittima dalla quale aveva preso in affitto.

La vicenda continua a tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità competenti, mentre la famiglia della vittima cerca giustizia per quanto accaduto. Resta da capire quali saranno gli sviluppi futuri di questo triste episodio che ha scosso la tranquilla comunità di Bressana Bottarone.

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