Carol Maltesi è stata uccisa perché era una donna. Questa è la motivazione principale che ha portato i giudici di Milano a condannare Davide Fontana all’ergastolo per l’omicidio della giovane di Sesto Calende. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la vittima è stata punita con intento vendicativo perché cercava la sua indipendenza economica e personale, e questo è stato il motivo principale che ha portato alla condanna del bancario di 45 anni.

La Corte d’Assise d’appello di Milano ha sottolineato che l’omicidio di Carol Maltesi è stato un atto di barbarie, dove sono state riconosciute le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Queste aggravanti, escluse in primo grado, sono state fondamentali per portare la pena di Fontana all’ergastolo, come richiesto anche dal sostituto procuratore Massimo Gaballo.

La giovane Carol Maltesi lavorava nella realizzazione di contenuti per la piattaforma Onlyfans e il giorno del suo omicidio si era incontrata con il bancario per girare un video commissionato da lui tramite un profilo falso. Fontana ha approfittato di questa situazione per compiere il delitto che aveva già pianificato, privando la vittima del suo consenso e ponendola in una condizione di assoluta passività. Inoltre, secondo le motivazioni della sentenza, Fontana ha messo in atto uno studiato “contrappasso”, punendo simbolicamente la vittima per aver cercato la sua indipendenza economica e personale nella sua carriera di attrice porno.

L’omicidio di Carol Maltesi è stato un atto terribile e crudele, motivato dal fatto che la vittima fosse una donna che cercava la sua libertà e la sua autonomia. La condanna di Davide Fontana all’ergastolo è un segnale forte contro la violenza di genere e un monito per tutti coloro che pensano di poter agire impunemente contro le donne.

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