Il terribile crimine commesso da Davide Fontana ai danni di Carol Maltesi è stato definito un brutale femminicidio, perpetrato con l’intento di punirla per il semplice fatto di essere una donna e di cercare la propria indipendenza economica e personale. La sentenza della corte d’Appello di Milano, che ha condannato Fontana all’ergastolo, ha sottolineato le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, escludendo le motivazioni date in primo grado.

Fontana, ex fidanzato di Carol, l’ha convinta a girare un video hot prima di ucciderla brutalmente e occultarne il corpo in un congelatore e successivamente nei boschi di Borno. La ragazza è stata uccisa per il solo motivo di essere una donna, come evidenziato chiaramente dai giudici.

Inoltre, la corte ha stabilito un risarcimento di 168mila euro per la madre della vittima e una provvisionale di 180mila euro per il figlio di 7 anni di Carol. La sentenza ha messo un punto fermo su questo terribile crimine, sottolineando la piena capacità di intendere e volere dell’imputato, senza possibilità di giustificazione per un gesto così atroce.

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