Lodi piange la scomparsa del sindacalista Stefano Lazzarini, un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti dei lavoratori. La notizia della sua morte ha colpito la comunità locale, lasciando un vuoto incolmabile. Lazzarini non si è mai limitato a denunciare le carenze, ma ha sempre agito con determinazione e coraggio per far sentire la voce dei lavoratori.

Il suo impegno sindacale e sociale è stato riconosciuto da tutti coloro che lo conoscevano. Fin da giovane, ha dimostrato una forte passione per la difesa dei diritti, unendosi al movimento di contestazione giovanile negli anni ’60. Negli ultimi anni, ha combattuto strenuamente per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario durante la pandemia da Covid-19, denunciando le criticità presenti negli ospedali di Codogno e Lodi.

Non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, organizzando scioperi della fame e sit in per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere maggiori tutele per i lavoratori del settore sanitario. La sua determinazione lo ha portato anche a opporsi al piano di trasformazione dei presidi ospedalieri di Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano.

Ma il suo impegno non si è limitato al settore sanitario: ha lottato per i diritti nel trasporto pubblico locale e ha sostenuto con forza i lavoratori invalidi. Lazzarini lascia la moglie e tre figli, e il suo funerale si terrà domani a Casalpusterlengo. La sua eredità di coraggio e impegno resterà sempre viva nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

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