La situazione a Cedrate è decisamente complicata dopo lo sgombero delle persone che erano tornate in via Lazzaretto. Inizialmente, erano presenti solo due roulotte e poche persone che abitavano nell’ex campo nomadi attrezzato. Tuttavia, l’insediamento si è ampliato nel corso del tempo, diventando un vero e proprio insediamento abitativo stabile, con opere edili abusive realizzate senza permesso di costruire.

Il sequestro cautelare ha coinvolto i terreni di proprietà comunale, mentre le roulotte e le case mobili sono state lasciate a disposizione delle famiglie sinti sgomberate. Alcune di queste famiglie si sono trasferite in altri luoghi, mentre altre hanno occupato un alloggio popolare in via Curtatone 44, gestito da Aler.

Questa seconda occupazione potrebbe portare a ulteriori conseguenze, ma al momento la famiglia non è stata sgomberata dall’alloggio. Si dovrà probabilmente procedere con una normale procedura di sfratto, considerando che nel complesso di case popolari vivono già altri sinti che vi sono stati assegnati dopo lo sgombero del 2018.

La situazione è complessa e richiederà decisioni importanti da parte delle famiglie coinvolte. È importante trovare soluzioni a lungo termine per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini coinvolti in questa vicenda.

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