Il problema dei cattivi odori che periodicamente tornano a infestare l’aria di Busto Arsizio è un problema che persiste da tempo. Il quartiere Beata Giuliana è al centro di questi disagi, che in forma meno intensa interessano anche altri quartieri della città. Anche ieri pomeriggio, Beata è stata invasa da un odore acre e pungente, avvertito anche in altre zone come Sant’Edoardo, Borsano e il centro. Negli ultimi due anni le segnalazioni sono state numerose, ma la causa del problema non è ancora stata individuata.

I cittadini, tuttavia, non si arrendono e continuano a far sentire la propria voce. Il presidente dell’associazione Riabitare, Tito Olivato, si è rivolto al sindaco Emanuele Antonelli e agli amministratori dei Comuni limitrofi, Gallarate e Cassano Magnago, per cercare una soluzione al problema. Olivato ha sottolineato che gli abitanti di Beata Giuliana avvertono almeno una volta a settimana l’odore acre, che ieri si è fatto particolarmente intenso.

Il Consiglio comunale ha discusso del problema un mese fa su iniziativa del Partito Democratico, ma l’origine dei cattivi odori non è stata individuata. Anche i colloqui con i Comuni limitrofi non hanno portato a risultati concreti. Tuttavia, c’è l’intenzione di riprendere i contatti con i vicini per affrontare insieme il problema e individuarne la causa con certezza.

Il consigliere delegato a verde ed ecologia, Orazio Tallarida, conferma che Arpa non può intervenire senza una precisa indicazione sulla fonte dei miasmi. Tallarida si è confrontato con l’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo per coinvolgere nuovamente Gallarate e Cassano Magnago e unire le forze della polizia ambientale dei tre Comuni per risolvere definitivamente il problema dei cattivi odori.

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