La vicenda del pozzo inquinato al campo sportivo di Casorezzo sembra essere giunta ad una conclusione piuttosto deludente. Dopo un anno di indagini e monitoraggi, la Città Metropolitana di Milano ha comunicato al comune di Casorezzo che la presenza del cromo esavalente nel pozzo è dovuta a residui di provenienza esterna e non rappresenta un pericolo per la falda acquifera. Questa sostanza inquinante è attribuita a situazioni già note in comuni limitrofi, come Busto Garolfo, San Giorgio su Legnano, Canegrate e Legnano, che sono stati oggetto di bonifiche per il cromo.
Il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, ha espresso amarezza per la decisione di dover convivere con la presenza del cromo nel pozzo, utilizzato per l’irrigazione dei campi sportivi. Nonostante non ci siano pericoli immediati, la situazione verrà comunque monitorata. La scoperta della contaminazione ha ricordato la trama del film “Erin Brockovich”, evidenziando la necessità di vigilare sulla qualità dell’acqua utilizzata.
È importante continuare a seguire gli sviluppi di questa vicenda per garantire la sicurezza e la salute della comunità di Casorezzo.

Articolo precedenteSmog a Legnano e Rho: sfide e soluzioni contro l’inquinamento atmosferico
Articolo successivoMistero a Baranzate: la tragica fine di Rita Trevisan

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui