Gli autovelox in Italia: una questione controversa

Il sindaco di Lazzate, Andrea Monti, ha sollevato un tema molto discusso riguardo alla presenza e alla posizione degli autovelox sul territorio italiano. Secondo Monti, questi strumenti sarebbero troppi e spesso posizionati in luoghi con limiti di velocità ingannevoli, con l’unico obiettivo di fare cassa.

Il sindaco, esponente della Lega, ha anche criticato la proposta inserita nel nuovo codice della strada, che prevede la sospensione della patente e una sanzione di 1.084 euro alla seconda multa presa nell’arco di un anno. Secondo Monti, questa misura sarebbe eccessiva e metterebbe in difficoltà famiglie e lavoratori.

Anche in altre zone limitrofe come la Brianza e il comasco sono presenti molte postazioni fisse di autovelox, con frequenti controlli anche da parte degli impianti mobili.

La questione sollevata dal sindaco di Lazzate apre a una riflessione più ampia sul ruolo degli autovelox sulle strade italiane e sull’effettiva efficacia di queste misure nella prevenzione degli incidenti stradali. Sarebbe opportuno valutare se la presenza e la posizione di questi strumenti siano effettivamente mirate alla sicurezza stradale o se, come sostiene Monti, siano più orientate a fini puramente economici.

Cosa ne pensate di questa controversia sollevata dal sindaco di Lazzate? È necessario rivedere le normative in materia di autovelox per garantire una maggiore equità e sicurezza sulle strade italiane?

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