La ‘ndrangheta fa la sua comparsa tra i paesi del Garda, con un imprenditore che potrebbe essere coinvolto in una serie di reati contro la pubblica amministrazione. Con 126 indagati, si prospetta un nuovo processo che coinvolge anche un villaggio turistico al confine tra Sirmione e Desenzano. Secondo la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, l’imprenditore sarebbe associato a esponenti della criminalità organizzata calabrese, ricevendo protezione dalle cosche Grande Aracri e Megna di Papanice. Le indagini hanno portato alla luce rapporti illeciti legati al villaggio turistico, con collaboratori di giustizia che hanno testimoniato su affari illeciti e fatturazioni per operazioni inesistenti. La ‘ndrangheta, inoltre, aveva interessi nel gioco d’azzardo a Sirmione e nell’acquisto di strutture per alberghi vicino a Gardaland. La presenza della mafia calabrese nel territorio del Garda è un segnale preoccupante, che richiede un’azione decisa delle autorità competenti per contrastare il crimine organizzato.

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