Il Tribunale di Varese ha emesso una sentenza che scagiona la bancaria di Ubi Banca dall’accusa di depauperamento patrimoniale di un pensionato. La vicenda riguardava un presunto caso di circonvenzione di incapace ai danni del patrimonio di un anziano varesino, ma la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna di tre anni per la badante e due anni per sua nipote, coinvolte in una truffa ai danni dell’anziano.

L’ex gup del Tribunale di Varese aveva emesso un “non luogo a procedere” per la banca privata di Ubi Banca, ma la pm Valeria Anna Zini ha deciso di ricorrere contro questa decisione. Tuttavia, il ricorso è stato respinto dalla Corte d’Appello di Milano, che ha escluso il coinvolgimento della bancaria nell’attività illecita contro il cliente anziano.

Le due donne albanesi coinvolte nella circonvenzione d’incapace sono state condannate: la badante è stata condannata a tre anni di carcere, mentre sua nipote a due anni. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Varese e confermata dalla Corte d’Appello di Milano.

In un altro aspetto dell’inchiesta, relativo a un lascito testamentario di 20.000 euro destinato alla badante (mai incassato), la bancaria di Gallarate è stata condannata in appello per tentata circonvenzione di incapace, con l’obbligo di risarcire la nipote della vittima con 5.000 euro a fini civilistici. Tuttavia, è stato presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro questa sentenza.

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