Il giornalista e scrittore Paolo Moretti si è trovato ad affrontare una tempesta mediatica e sociale riguardo alla strage di Erba. La sua opera “Sangue e fango” racconta in modo dettagliato e coinvolgente gli eventi legati a questo terribile crimine, avvenuto nel 2006. Moretti si immerge nei personaggi coinvolti, mettendo in luce non solo la cronaca del delitto, ma anche l’infame scia di menzogne e calunnie che ha seguito il caso.
Il libro di Moretti si intitola così per rappresentare il passaggio dal sangue versato durante la strage al fango della calunnia diffusa nei confronti di persone innocenti, come Pietro Castagna, uno dei fratelli della vittima Raffaella. La Calunnia, armata di uno smartphone anziché di una torcia come nella tela di Botticelli, ha causato danni irreparabili a individui già provati dal dolore della perdita.
“Sangue e fango” non è solo un romanzo basato su fatti reali, ma un tentativo di riportare la verità in un contesto mediatico distorto e ingiusto. Moretti si impegna a dare voce alle vittime e a contrastare le false accuse e i pregiudizi diffusi sui social e nei media. Il suo lavoro merita di essere riconosciuto e apprezzato, non solo per la sua accuratezza nella ricostruzione degli eventi, ma anche per il coraggio nel mettere in discussione una narrazione distorta e dannosa.