La squadra mobile della Questura di Varese insieme alla polizia locale del Monte Orsa ha condotto complesse indagini per identificare i responsabili di due rapine avvenute tra il 2017 e il 2018 a Brusino Arsizio, in Svizzera. Grazie alla meticolosa ricerca dei dettagli, è stato possibile collegare i due crimini e individuare i colpevoli. Il processo in corso a Varese vede imputato un uomo del 1984, mentre il presunto complice è già stato condannato. Le indagini sono partite da una segnalazione delle autorità svizzere riguardante il movimento di due rapinatori in scooter verso il confine italiano.

I dettagli sono stati fondamentali per l’arresto dei criminali: dal modello di scooter utilizzato, al casco identificato grazie a una foto su Facebook, fino ai guanti rossi indossati durante una rapina. Le telecamere delle stazioni di servizio hanno catturato immagini cruciali, come il volto di uno dei rapinatori e la targa rubata dell’auto usata per uno dei colpi. I movimenti dei malviventi e l’uso dei cellulari hanno permesso di ricostruire i passaggi tra la Valceresio e Olgiate Olona, dimora di uno dei due rapinatori.

L’abilità nell’analizzare i dettagli e nel collegarli ha portato alla risoluzione di un caso complesso, dimostrando l’importanza della precisione e della pazienza nelle indagini criminali.

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