Una vacanza in Valle d’Aosta diventa una vicenda giudiziaria per una varesina che ha pubblicato un post su Facebook denunciando il presunto maltrattamento di un cane su un balcone. La donna, convinta che l’animale stesse soffrendo, ha inviato le foto alla polizia locale del paese valdostano, scatenando una serie di reazioni in rete.

Tuttavia, durante l’udienza davanti al giudice monocratico di Varese, è emerso che il cane si trovava in ottime condizioni di salute e che la padrona lo teneva sul balcone a causa di problemi che gli impedivano di stare sul prato del giardino. La donna, che non ha Facebook, è stata accusata di diffamazione aggravata e il processo si è trasferito a Varese per competenza territoriale.

Durante l’udienza, sono stati ascoltati i vicini di casa della donna, che si è costituita parte civile contro la varesina, e persino il veterinario del cane. Si è parlato anche dell’attacco massivo di mail alla polizia locale da parte di utenti provenienti da tutta Italia, che hanno continuato fino a luglio.

La prossima udienza si terrà il 12 novembre e potrebbe vedere la testimonianza dell’autrice del post incriminato. La vicenda ha messo in luce la delicatezza delle denunce online e l’importanza di verificare le informazioni prima di diffonderle sui social media.

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