Il fiume Olona è stato oggetto di grande attenzione lo scorso 18 gennaio a causa della presenza di una schiuma che ricopriva la superficie dell’acqua, con le cascate sommerse dalle bolle bianche e i pesci nascosti sotto morbidi iceberg alla deriva lungo la corrente. Questa situazione di inquinamento ha portato la questione sul tavolo della commissione ambiente di Regione Lombardia.

Durante la seduta del 17 aprile, i vertici di Arpa e Alfa sono stati convocati per spiegare le cause di questo fenomeno, che sono state ufficialmente definite come “ignote”. Nonostante le segnalazioni e le foto che mostravano la schiuma provenire da un tubo specifico, non è stato possibile attribuire con certezza le responsabilità e quindi non sono state applicate sanzioni.

Durante l’audizione, i rappresentanti di Arpa e Alfa hanno confermato la regolarità e l’efficienza del servizio idrico integrato sotto il loro controllo. Tuttavia, è emersa la necessità di una maggiore collaborazione tra le due agenzie e un coordinamento regionale per garantire controlli più efficaci sulle industrie e le aziende agricole lungo l’Olona, al fine di prevenire episodi di inquinamento.

Il consigliere regionale Giuseppe Licata ha sottolineato l’importanza di un piano integrato di prevenzione che permetta una maggiore sinergia tra Arpa, Alfa e Regione Lombardia, potenziando le unità e la formazione del personale dedicato ai controlli ambientali. È necessario lavorare insieme per garantire la tutela dell’Olona e dei suoi affluenti, preservando la salute dell’ambiente e delle persone che ne godono.

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