Le Fiamme Gialle di Varese hanno messo in atto un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di una società della provincia, con un valore di circa 1,5 milioni di euro, per frode fiscale. Questa società era già stata colpita lo scorso settembre da un provvedimento simile per oltre 1,2 milioni di euro. Le indagini hanno rivelato un intricato meccanismo di frode, che ha comportato l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 6,7 milioni di euro, con l’obiettivo di evadere l’IVA e praticare prezzi più bassi sul mercato, danneggiando imprenditori onesti. L’ammontare totale dell’IVA evasa è di circa 2,7 milioni di euro.
Il legale rappresentante della società è stato ritenuto responsabile del reato di dichiarazione fraudolenta e potrebbe essere condannato a una pena detentiva da 4 a 8 anni, con la confisca del profitto illecito e dei beni ottenuti tramite il reato. Il Giudice ha quindi emesso un provvedimento di sequestro preventivo per l’ammontare dell’IVA evasa, da eseguire nei confronti della società e del suo amministratore, un ottuagenario gallaratese.
Dopo un primo sequestro di poco più di 1,2 milioni di euro depositati sui conti societari, è stato eseguito un secondo sequestro che ha coinvolto ulteriori denaro presente nelle casse della società, oltre alla quota di proprietà di due immobili, un’autovettura e un motociclo intestati al legale rappresentante, per un valore totale di oltre 500 mila euro.