Il terzo processo contro Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista accusato dell’omicidio di Younes El Boussettaoui, ha visto un importante cambiamento nelle testimonianze durante l’udienza di ieri. Un testimone chiave ha modificato la sua versione dei fatti, affermando che Adriatici era in piedi quando ha sparato e non a terra come precedentemente dichiarato. Questa inversione ha sorpreso sia l’accusa che la difesa, aggiungendo ulteriore complessità al caso.

Durante l’udienza sono stati ascoltati anche gli ex assessori Francesca Miracca e Aurelio Torriani, che hanno fornito ulteriori dettagli sulla vicenda. Miracca ha confermato di essere a conoscenza del fatto che Adriatici possedesse una pistola e che sollevava frequentemente questioni di sicurezza a Voghera. Torriani ha parlato di una riunione informale di giunta per concordare la strategia dei media dopo l’incidente.

Il tragico episodio che ha portato alla morte di El Boussettaoui è avvenuto la sera del 20 luglio 2021 a Voghera, quando Adriatici sparò un colpo di pistola che causò la sua morte. Gli avvocati di Adriatici continuano a sostenere la legittima difesa, mentre i familiari della vittima chiedono la riqualificazione del reato in omicidio volontario.

Il processo contro Massimo Adriatici continua a suscitare polemiche e dibattiti sulla legittimità delle sue azioni e sulle circostanze che hanno portato alla morte di Younes El Boussettaoui. La ricerca della verità e della giustizia continua ad essere al centro di questa vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e diviso le opinioni.

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