I finanzieri della Compagnia di Menaggio hanno individuato 31 lavoratori domestici residenti nel medio e alto lago che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi per gli anni dal 2017 al 2022, omettendo di sottoporre a tassazione redditi per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di euro. Si tratta principalmente di persone di nazionalità rumena e ucraina, residenti tra i Comuni di Tremezzina e Gravedona ed Uniti, che hanno percepito trattamenti stipendiali notevoli svolgendo mansioni all’interno di immobili di pregio.
I controlli effettuati incrociando i dati in possesso del Corpo con quelli dell’INPS hanno evidenziato che i lavoratori, regolarmente assunti e con contributi previdenziali correttamente versati dai datori di lavoro, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi nonostante superassero le soglie di esenzione previste dalla normativa.
Nel rapporto di lavoro domestico, il datore di lavoro è tenuto al versamento dei contributi previdenziali ma non è sostituto d’imposta, quindi non ha l’obbligo di trattenere l’IRPEF, né le addizionali regionali e comunali. È il lavoratore domestico che, superando le soglie di esenzione, deve provvedere alla presentazione della dichiarazione dei redditi e al versamento delle imposte dovute.
L’operazione della Guardia di Finanza di Como testimonia il costante impegno del Corpo nella lotta all’evasione fiscale e a tutela degli interessi della collettività. L’attività di controllo proseguirà con l’obiettivo di individuare ulteriori posizioni irregolari e garantire il rispetto dell’obbligo solidaristico e del principio di capacità contributiva previsti dalla carta costituzionale.