Una grande partecipazione si è registrata questa mattina nella Sala Tramogge dei Molini Marzoli di Busto Arsizio per un evento unico inserito nelle celebrazioni della Festa della Liberazione.

L’associazione Amici di Angioletto e l’Anpi, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio e il Tavolo La Storia siamo noi, con il sostegno del Comitato Soci Coop di Busto-Cassano, hanno presentato “Tikkun Olam – Rammendare il mondo”.

Di fronte a un pubblico di studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori di Busto Arsizio, Rossana Ottolenghi, figlia dell’unica famiglia sopravvissuta all’eccidio di Meina, e Maite Billerbeck, pronipote del carnefice delle stragi del Lago Maggiore, hanno raccontato la loro storia familiare e il loro incontro a ottant’anni da quei tragici giorni del settembre 1943. Sono intervenuti anche Daniela Dana, presidente dell’associazione Figli della Shoah; Anna Longo, presidente dell’associazione Amici di Angioletto e Liberto Losa, presidente dell’Anpi di Busto Arsizio.

Il professor Gianni Galli, della Casa della Resistenza di Verbania, ha fornito l’inquadramento storico della vicenda e dei processi che seguirono ma che non resero giustizia alle vittime. Durante l’evento sono state proiettate alcune sequenze di Even, il docufilm sulle stragi del Lago Maggiore realizzato dalla Casa della Resistenza di Fondotoce.

«Solo l’assunzione di responsabilità e la ricerca ostinata della giustizia ci possono portare a costruire una pace che non omologhi vittime e carnefici ma guardi ad un futuro da costruire insieme», è stato il messaggio dell’iniziativa.

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