Una tragedia ha colpito Aprica venerdì 19 aprile, quando Giorgio Monticelli, un uomo di 90 anni residente in città, è deceduto nel reparto di terapia intensiva e rianimazione dopo un’operazione alla gamba. La situazione è diventata ancora più drammatica quando i Carabinieri hanno trovato Monticelli steso nel letto, denutrito, con una gamba in cancrena e accanto a lui il corpo senza vita della moglie Anna Maria Squarza, deceduta da più di due settimane.

La scena era agghiacciante: il figlio sessantenne della coppia, Antonio, seduto davanti alla televisione nel salotto, sembrava non rendersi conto della gravità della situazione. Successivamente è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria a Sondrio. Nonostante i tentativi dei chirurghi di salvare Monticelli con un intervento chirurgico, la sua condizione era così precaria che non è stato possibile stabilizzarla.

La Procura della Repubblica di Sondrio, guidata da Piero Basilone, ha disposto un’autopsia sul corpo di Monticelli per martedì, al fine di approfondire le cause della sua morte e chiarire le circostanze del tragico evento. L’intera comunità di Aprica è sotto shock per questa terribile vicenda, che ha sconvolto tutti coloro che conoscevano la famiglia Monticelli.

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