Il pronto soccorso di Varese ha vissuto un’altra giornata difficile. Un padre, Ciro Calemme, ha raccontato la sua esperienza di quasi 24 ore trascorse in attesa che qualcuno si occupasse di suo figlio. Questo episodio non è isolato, ma rappresenta la sofferenza che molte persone devono affrontare nel reparto di pronto soccorso.

Tutto è iniziato la settimana scorsa, quando il figlio di Calemme ha iniziato ad avere crampi allo stomaco. Dopo aver atteso qualche giorno, decidono di rivolgersi alla guardia medica e successivamente al medico di base. Nonostante le cure prescritte, i sintomi persistono e così decidono di recarsi al pronto soccorso del Circolo.

Quello che Calemme e la sua famiglia hanno vissuto al pronto soccorso è stato un vero calvario. Hanno trascorso quasi 24 ore in attesa di essere visitati, senza ricevere alcuna attenzione. Non solo il figlio di Calemme, ma anche anziani sono stati costretti a passare la notte sulle barelle, senza nessuna riservatezza o sensibilità da parte del personale.

Calemme conclude il suo racconto sottolineando che non si tratta solo di un problema di emergenza, ma di un problema strutturale che richiede l’intervento delle istituzioni e dei responsabili politici. Il diritto alla salute non può essere garantito in queste condizioni e è necessario trovare una soluzione urgente a questa situazione.

È evidente che il pronto soccorso di Varese necessita di un intervento immediato per garantire un servizio adeguato e rispettoso nei confronti dei pazienti. È tempo che chi ha responsabilità e ruoli politici si metta seriamente in gioco per risolvere questa criticità e assicurare a tutti il diritto alla salute.

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