Il processo contro il titolare di un negozio di animali per traffico illecito di cani ha preso una svolta importante con il deposito di documenti da parte del pubblico ministero. Le accuse riguardano la vendita di cuccioli senza microchip e certificazioni sanitarie, nonché l’uso di farmaci proibiti che hanno causato la morte di alcuni animali. Il processo, che inizierà nel 2025, vede la parte civile rappresentata da un individuo assistito da un avvocato, mentre l’imputato sarà sottoposto a esame. Le indagini condotte dai carabinieri hanno evidenziato pratiche illegali nel commercio di animali da compagnia, con cuccioli provenienti dall’Europa dell’est venduti senza le dovute garanzie sanitarie e di identificazione. Alcuni animali sono morti a causa di trattamenti farmacologici inappropriati, mettendo in luce la gravità di queste pratiche illegali.

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