Domenica scorsa, il 28 aprile 2024, si sono svolte due diverse commemorazioni nei comuni di Dongo e Giulino di Mezzegra, sulle rive del Lago di Como, per ricordare eventi legati al periodo fascista.

A Dongo, un gruppo di neofascisti si è riunito per commemorare sedici gerarchi fascisti fucilati nel 1945. Indossando giubbotti neri e portando una rosa per ogni gerarca ucciso, hanno reso omaggio depositando i fiori sulla ringhiera del lungolago e facendo il saluto romano. Dall’altra parte, duecento persone provenienti da varie associazioni, tra cui Anpi, Pd e Movimento 5 Stelle, hanno protestato contro la manifestazione dei nostalgici, senza però verificarsi incidenti grazie alla presenza delle forze dell’ordine.

A Giulino di Mezzegra, invece, si è tenuta la commemorazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci, fucilati nello stesso giorno nel 1945. Duecento neofascisti si sono ritrovati per rendere omaggio ai due, senza contestazioni. Dopo una messa nella chiesa parrocchiale, i partecipanti si sono fermati davanti al cancello di villa Belmonte, luogo dell’esecuzione, per fare il saluto romano e gridare “Presente”.

Le due commemorazioni, sebbene legate alla storia del periodo fascista italiano, hanno suscitato reazioni diverse nella comunità locale, mostrando ancora una volta la complessità e la sensibilità legate alla memoria storica.

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