La città di Tirano ha una storia ricca di tradizioni e di personaggi che hanno contribuito alla sua crescita e al suo sviluppo nel corso degli anni. Uno di questi personaggi è Ezio, conosciuto anche come Méngu, un cittadino tiranese di 81 anni che ha a cuore il benessere della sua città.

Ezio ricorda con nostalgia il passato, quando le strade erano ancora sterrate e il sindaco controllava personalmente il lavoro dei lavoratori comunali. Un passato in cui la cura delle strade e del territorio era una priorità per garantire la sicurezza dei cittadini.

Oggi, Ezio si definisce un “rompipalle” per la sua costante attenzione al disordine e al degrado che spesso si possono osservare per le strade di Tirano. La sua preoccupazione principale riguarda l’accesso al marciapiede in via S. Giuseppe, una strada frequentata da mamme con carrozzine, atleti e turisti.

Ezio si chiede perché non vengano effettuati interventi tempestivi per riparare le lastre frantumate o per garantire la sicurezza dei pedoni. Non comprende perché debba essere lui a segnalare le criticità, quando le guardie comunali transitano regolarmente per la zona.

In un’epoca in cui la tecnologia e la modernità regnano sovrane, Ezio non si rassegna al degrado e al disinteresse verso la cura del territorio. Il suo impegno e la sua costanza nel segnalare le problematiche sono un esempio di come anche i cittadini più anziani possano contribuire al miglioramento della propria comunità.

La testimonianza di Ezio, con il suo appellativo di “rompipalle” che porta con fierezza, è un monito per tutti noi: la cura del territorio e il rispetto delle regole sono fondamentali per garantire una città vivibile e accogliente per tutti.

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