Un varesino ha deciso di fare un esposto alla Procura della repubblica di Varese per capire se ci siano stati comportamenti penalmente rilevanti nella vicenda relativa al Superbonus 110. Questa agevolazione fiscale prevista dalla legge n. 77 del 2020 prevedeva una detrazione del 110% delle spese sostenute per interventi specifici finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico degli edifici. Tuttavia, nonostante abbia rispettato tutti i requisiti e le scadenze richiesti, dopo tre anni si ritrova ancora con la casa ridotta a un cantiere e i lavori non terminati.
Il problema principale è che le banche non hanno più accettato di acquistare i crediti di imposta generati dal Superbonus 110, bloccando così la possibilità per molte persone di continuare i lavori. Il varesino, insieme ad altri cittadini italiani esodati dal Superbonus 110, ha deciso di fare luce su questa situazione e chiedere alla procura di indagare sulle anomalie emerse.
Secondo il varesino, il Governo avrebbe potuto adottare soluzioni ragionevoli per sbloccare la situazione, come ad esempio coinvolgere enti territoriali o partecipate dello Stato. Tuttavia, nonostante siano stati fatti numerosi interventi legislativi, la questione è rimasta irrisolta.
Il comitato degli esodati del Superbonus 110 si sta organizzando per presentare esposti in tutte le procure e, se necessario, ricorrere fino alla Corte Europea per far valere i propri diritti. Il varesino, stanco di questa situazione, ha dichiarato che una volta risolta la questione lascerebbe l’Italia.
La vicenda del Superbonus 110 mette in luce le difficoltà che molte persone stanno affrontando a causa di problematiche burocratiche e amministrative. È importante che vengano individuate soluzioni concrete per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.