Il dramma a Monza ha scosso profondamente la comunità locale e ha sollevato importanti questioni sulle condizioni di lavoro nel settore dell’edilizia. Dopo la tragica morte di un operaio edile egiziano di 42 anni, avvenuta dopo un grave infortunio sul lavoro, il sindacato Cgil ha voluto intervenire per mettere in luce i problemi legati ai subappalti.

L’operaio, membro della Fillea Cgil, è stato assunto da un’azienda in subappalto di Napoli, che operava nel cantiere di via Giacosa a Monza. Questo episodio ha portato alla luce la presenza di numerose imprese in subappalto nel settore dell’edilizia, dove la sicurezza dei lavoratori sembra essere messa in secondo piano rispetto al profitto delle aziende.

La segretaria della Cgil di Monza e Brianza, Federica Cattaneo, ha sottolineato come i subappalti aggiungano ulteriori criticità al settore dell’edilizia, che già registra un alto numero di infortuni sul lavoro. Per questo motivo, il sindacato ha deciso di raccogliere firme per chiedere l’eliminazione della norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nei casi di infortuni e malattie professionali.

Inoltre, la Cgil ha proposto di estendere il Protocollo per la legalità e la sicurezza nei cantieri, già attivo a Vimercate, a tutti i comuni della provincia. Grazie a questa collaborazione tra amministrazione comunale, polizia locale e sindacati di categoria, è stato possibile contrastare l’illegalità e prevenire infortuni, ottenendo risultati significativi.

È evidente che sia necessario un cambio di mentalità nel settore dell’edilizia, dove la sicurezza dei lavoratori deve essere prioritaria rispetto agli interessi economici delle aziende. Solo attraverso un maggiore impegno e una maggiore responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti sarà possibile garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti.

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