Non tutto il materiale plastico può essere gettato nella plastica. Contrariamente a quanto si pensi, non tutti i rifiuti in plastica possono essere conferiti nel sacchetto dedicato alla raccolta differenziata, alcuni devono essere gettati nei rifiuti non differenziati, a volte ingombranti, a volte speciali.
Nella raccolta differenziata della plastica, si possono conferire solo gli imballaggi, ovvero quei manufatti progettati per contenere, trasportare e proteggere merci in ogni fase del processo di distribuzione. Negli ultimi anni, grazie soprattutto all’impegno dei cittadini, i numeri della raccolta differenziata della plastica sono in costante crescita. Tuttavia, c’è ancora spazio per migliorare, specialmente in termini di qualità.
La plastica, a causa dell’eterogeneità delle “plastiche”, è la frazione in cui si trovano più impurità, cioè materiali estranei agli imballaggi. Nella città di Cremona, le impurità si aggirano intorno al 17%, ma ci sono territori in cui superano il 50%, ben al di sopra della soglia limite del 15% indicata dai nuovi “Criteri Ambientali Minimi” (Cam).
Per aiutare i cittadini a orientarsi tra i diversi tipi di plastica e a differenziare correttamente, Aprica ha avviato una campagna di informazione. Video, pagine sui social media, tutorial per indicare cosa gettare nella plastica e cosa no. Ad esempio, è possibile riciclare nella raccolta della plastica: bottiglie d’acqua o di bibite, flaconi, vasetti di yogurt, blister dei farmaci, sacchetti, confezioni, pluriball, polistirolo.
Non vanno invece conferiti nella plastica: penne biro, utensili da cucina, tubi di gomma, guanti monouso, giocattoli, custodie di CD/DVD, ciabatte infradito; questi oggetti vanno gettati al Centro di Raccolta o nei rifiuti non differenziati. Inoltre, per non vanificare gli sforzi della raccolta differenziata e compromettere la qualità del materiale riciclabile, è importante non gettare nella plastica rifiuti biodegradabili compostabili (come i sacchetti in bioplastica, che vanno nel rifiuto organico) o residui di organico, carta, abiti e tetrapak, che vanno smaltiti nelle raccolte dedicate.
Per dissipare ogni dubbio, Aprica, società del Gruppo A2A, ha reso disponibile ai cittadini il servizio “Dove lo butto”: tramite l’app Rifiutiamo è possibile ottenere indicazioni precise su come differenziare ogni singolo oggetto.

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