I dati emersi da un’analisi ambientale indicano che la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco sulla Piana di Voldomino non è possibile, ma allo stesso tempo non vi è un pericolo immediato di inquinamento. Questo è quanto ha comunicato il sindaco di Luino, Enrico Bianchi, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Furio Artoni.

Artoni ha sottolineato l’importanza di comprendere la situazione, ma le prime risposte fornite dai tecnici e dagli enti superiori non sono ancora sufficienti per avere un quadro definitivo sul destino del terreno e della tanto attesa opera pubblica. Quest’ultima era stata bloccata a seguito dei risultati di una relazione geologica che evidenziava la presenza nel sottosuolo di idrocarburi pesanti e il superamento dei limiti consentiti per la concentrazione di sostanze nocive.

Sotto l’area in questione, utilizzata come discarica nella prima metà del secolo scorso, si trova un reticolo idrico che attualmente è monitorato attentamente insieme al terreno circostante. Il Comune sta aspettando le indicazioni dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) e si sta adoperando per evitare la migrazione delle sostanze tossiche nelle falde acquifere. Nel frattempo, il terreno è stato ceduto al Ministero degli Interni e l’amministrazione di Luino sta programmando un incontro con i funzionari a Roma. Il sindaco Bianchi ha dichiarato che sono in corso attente valutazioni e si auspica di giungere ad una soluzione positiva.

Al momento i fondi destinati alla costruzione della caserma a Voldomino non sono in discussione e si sta valutando un’alternativa per la nuova sede, situata dietro via Sant’Onofrio, tra l’ex Ferrotel e le ex Officine Ferroviarie.

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