La polizia locale di Milano ha multato l’auto di una residente per aver parcheggiato in uno spazio riservato ai residenti, nonostante l’auto fosse a servizio di un disabile oncologico. La donna, residente proprio in quella zona, si è recata alla Fondazione Don Gnocchi per accompagnare il padre anziano a fare una risonanza magnetica. Nonostante le proteste dei malati e dei familiari, non ci sono spazi dedicati ai parcheggi per chi si reca in ospedale.

La donna ha inviato una raccomandata al comune di Milano e alla polizia locale, fornendo la documentazione medica del padre e chiedendo che la multa le sia tolta. Inoltre, si è lamentata della regola che impedisce ai residenti di avere una seconda autorizzazione per il parcheggio, anche in casi di evidente difficoltà motorie.

Un’altra situazione assurda riguarda il limite di velocità di 15 km/h imposto in alcune zone di Milano, come la stazione Centrale e Piazzale Loreto. Questo limite, che non permette nemmeno di inserire la seconda marcia in auto, sembra essere una vera e propria trappola per le multe per eccesso di velocità.

È importante che il comune di Milano tenga conto delle esigenze dei cittadini, soprattutto in situazioni di disagio come quella della donna multata. La verità e la giustizia devono sempre prevalere, anche in un mondo dominato dalla velocità e dalla tecnologia.

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