Marco Manfrinati, un uomo di 40 anni, si trova attualmente in carcere per l’omicidio dell’ex suocero Fabio Limido e il tentato omicidio dell’ex moglie Lavinia. Durante l’interrogatorio con il gip, Manfrinati ha spiegato la dinamica del terribile evento avvenuto a Varese.
Dopo aver aggredito la sua ex moglie, sfregiandola al volto, Marco Manfrinati ha cercato di allontanarsi in auto per costituirsi. Tuttavia, l’ex suocero lo ha raggiunto e ha danneggiato la macchina con una mazza da golf, usata anche per colpirlo. Manfrinati è sceso dall’auto e ha accoltellato l’uomo.
Le telecamere hanno ripreso la scena, confermando la versione del 40enne. Manfrinati ha riportato fratture alle mani e dovrà essere operato nei prossimi giorni. L’avvocato difensore ha sottolineato che ci sono ancora molti dettagli da chiarire e che l’unico desiderio di Manfrinati era poter vedere suo figlio.
Il divieto di avvicinamento imposto a Manfrinati non includerebbe il figlio, che non è mai stato considerato persona offesa nei procedimenti legali. Per questo motivo, l’avvocato si chiede perché a Manfrinati sia stato impedito di vedere il bambino. Restano molte domande senza risposta in questa tragica vicenda.