La famiglia di una vittima: la giustizia è stata fatta

La lettura del verdetto ha portato la signora alle lacrime, non solo durante il processo ma anche al termine del procedimento. La sua commozione era dovuta al fatto che, finalmente, “è stata fatta giustizia”. Ricorda come la vita di suo figlio sia cambiata a causa delle lesioni subite: non può più giocare a calcio, un’attività che amava profondamente. Questo è successo quando non aveva ancora quindici anni. Il giudice ha condannato Alberto Poli, 58 anni, a un anno (con pena sospesa) per lesioni aggravate ai danni di due ragazzi, uno dei quali era il figlio della signora.

La sera tra il 14 e il 15 febbraio 2021, durante il lockdown, Poli si era sentito provocato dai petardi lanciati nel suo giardino a Gavardo. Seguì i responsabili in auto fino a un laboratorio di falegnameria, dove li colpì ripetutamente con un bastone di legno. I giovani imploravano di fermarsi, ma Poli li lasciò “come dei cani”. In aula si scusò per la sua reazione, spiegando di aver temuto un’aggressione e di aver reagito in modo sbagliato.

La famiglia di una delle vittime accettò un risarcimento di seimila euro, mentre i genitori dell’altro ragazzo ferito più gravemente rifiutarono il denaro. Per loro, non si trattava di soldi, ma di principio ed educazione. Hanno dichiarato che la reazione di un adulto, soprattutto un insegnante, era inaccettabile. Per questo motivo, si opposero alla messa alla prova chiesta dalla difesa, per far passare un messaggio educativo diverso.

Il giudice ha disposto una provvisionale di novemila euro per la vittima, con la possibilità di dover procedere per il risarcimento del danno in sede civile. Le motivazioni della sentenza verranno comunicate entro sessanta giorni. La famiglia della vittima si è detta soddisfatta che la giustizia sia stata fatta, non solo per il denaro ma per il principio e l’educazione.

Questo caso, che ha scosso la comunità locale, ha dimostrato l’importanza di risolvere i conflitti in modo pacifico e rispettoso. La violenza non è mai la soluzione e il rispetto per gli altri deve essere sempre al primo posto. Speriamo che situazioni simili possano essere evitate in futuro, e che la giustizia continui a essere fatta per coloro che ne hanno bisogno.

Articolo precedenteMistero a Bagnolo Mella: la scomparsa dei cartelli stradali
Articolo successivoIl terrore di Pontevico: condannato per estorsione il fratello del boss dei Casalesi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui